Il Franciacorta a regola d’arte: Van Gogh

La Montina
Il Franciacorta a regola d’arte

Vino e pittura sono due forme d’arte. In La Montina lo sosteniamo da sempre, e lo mostriamo, con le diverse esposizioni che si susseguono nel nostro Museo di Franciacorta.

Ma mentre il buon vino è codificato da regole rigide, da onorare e rispettare, come nel caso del nostro Disciplinare Vini Franciacorta DOCG, la pittura è sperimentazione e libertà.

Eppure sono due modi di esprimere la propria identità, di raccontarsi.

Per questo abbiamo scelto di far parlare arte e vino, nella nostra nuova campagna, perché sanno dialogare in un intreccio sinuoso, con tante pennellate in comune e altrettante che disegnano panorami differenti.

Dopo Frida Kahlo il grande pittore che vogliamo omaggiare è un uomo che non ha mai smesso di ricercare, di sognare: Vincent van Gogh.

Solitario, ribelle, non catalogabile in una scuola pittorica ma punto di snodo per tutti quelli che verranno dopo di lui, perché l’arte vera non copia, imita, prende a volte spunto, altre volte le distanze.

Agli inizi van Gogh parte da una pittura tenebrosa, ancorata al passato e al disegno, diversamente dagli impressionisti. Olandese d’origine, quando arriva a Parigi scopre però tavolozze chiare, ricche di quella luce del paesaggio che sarà la sua futura interpretazione e sperimentazione.

Perché un vero artista evolve, pur rimanendo fedele a sé stesso. Come chi produce vino di qualità lo fa seguendo princìpi e norme, ma sempre su un percorso di ricerca del quid in più. Lo fa nell’equilibrio con una natura che non ha regole certe ma diverse a ogni stagione e mantenendo spazio di crescita e di personalizzazione di ciò che si crea e produce.

Desideroso di sperimentare più a fondo l’effetto della luce naturale sui colori, van Gogh si trasferirà addirittura in Provenza, dove l’intensità del sole accende i colori del cielo, dei campi e dei fiori.

Un ambiente che per molti aspetti ci è familiare, pur nella lettura peculiare di van Gogh, con la tipica pennellata pastosa stesa a piccoli tratti, e di cui l’artista fa percepire a pieno l’energia.

Il suo non è tanto uno sguardo oggettivo quanto un desiderio espressivo. L’olandese vuole trasmettere quello che sente, più che quello che vede, del paesaggio che ha attorno.

E il paesaggio che lo abbraccia, da Parigi al sud della Francia, è fatto di una natura viva e vitale, come quella che circonda noi. Per questo sarà un piacere quasi empatico guardare le colline della Franciacorta e alzare i calici all’intensa sensibilità di questo straordinario pittore.

Sarà un piacere raccontare la nostra Franciacorta con lo sguardo di chi esprimeva il suo territorio secondo le proprie sensazioni e attraverso la sua tavolozza, noi proveremo a farlo con le nostre bottiglie di vino.

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